AUTOBIOGRAFIA - PAGINA 2

Esordì nel 1978 con la pubblicazione della sua tesi di laurea in filosofia, dedicata a La ricerca dell'Assoluto in Julius Evola (Thule, Palermo), poi riveduta e ampliata nel 1984 con il titolo Julius Evola fra filosofia e tradizione; ed altri saggi giovanili dedicati a Mussolini il politico (1982), libri satirici come La corte dei miracoli (1981) e come il dizionario dell'americanizzazione, Usa e Costumi(1985); Ha curato opere dedicate a Mussolini (tra cui i suoi scritti e discorsi in 18 volumi) e al fascismo, a Pareto, Mishima, Nietzsche, Prezzolini e Spengler, ha pubblicato saggi in libri collettanei e libri in forma di dialogo con Gianfranco Miglio (Padania, Italia) e con Padre Bartolomeo Sorge (Politicando); ha pubblicato anche il suo carteggio con Norberto Bobbio sulla rivista Ideazione (2004).
Mosse i suoi primi passi culturali con la Fondazione Gioacchino Volpe, i suoi incontri romani e i suoi seminari estivi, poi con la casa editrice Volpe e le sue riviste.
A Volpe era stato segnalato, senza conoscerlo e a sua insaputa, dal filosofo Ugo Spirito e dallo scrittore Giuseppe Prezzolini, che avevano apprezzato alcuni suoi scritti. Anche lo psicanalista Emilio Servadio, dopo aver letto un suo provocatorio intervento su L'Espresso nel 1978, lo indicò senza conoscerlo al direttore de Il settimanale, Giuseppe dall'Ongaro, con cui avviò una collaborazione.
Approdò poi alla collaborazione con Il Sabato e con le pagine culturali de Il Tempo come elzevirista, segnalato da Augusto del Noce, con cui ebbe una intensa frequentazione (l'ultimo scritto di Del Noce fu la prefazione al suo Processo all'Occidente). Indro Montanelli lo accolse al Giornale e lo “inventò” come editorialista in prima pagina. Scrive di politica, cultura e costume, usando vari registri di scrittura: l'analisi, la polemica, la satira.
Ha fondato e diretto riviste, a cominciare dal mensile Omnibus (1981) numero unico in cui avvenne il primo dialogo tra intellettuali di destra e intellettuali di sinistra (Massimo Cacciari e Giampiero Mughini); poi diresse il bimestrale Intervento (1985-87); quindi fondò il mensile culturale Pagine Libere (1988-92). Successivamente fondò e diresse settimanali di successo come L’Italia settimanale (1992-1995), in cui parallelamente dette vita alla Fondazione Italia che ebbe tra l'altro il ruolo di battistrada nella nascita del Polo delle libertà; e Lo Stato (1998-1999) che poi si fuse con Il Borghese, di cui diventò direttore editoriale in tandem con Vittorio Feltri, direttore della testata; ma si dimise nel 2000. Il sodalizio con Feltri, cominciato con L'Italia settimanale e con l'Indipendente, e proseguito poi con il Giornale da lui diretto, riprese con Libero e dall'agosto 2009 ritorna con lui a Il Giornale, di cui è attualmente editorialista.



 
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